Il nuovo libro di Paul Auster

Da oggi è nelle librerie il nuovo libro di Paul Auster, autore americano del New Yersey, certamente una delle voci più autorevoli nel panorama della letteratura postmoderna americana e tra i miei preferiti in assoluto.

Nei suoi libri, spesso ambientati a New York, scandaglia le nevrosi dell’uomo contemporaneo lasciando intendere come spesso le sue vicende terrene siano comunque affidate al caso.

La sua è una produzione prolifica, e i romanzi più belli tra i tanti sono, a mio avviso, “Leviatano”, “Trilogia di New York”, “Invisibile”, “La musica del caso”, ma ogni suo scritto merita di essere letto perchè è sempre in grado di regalare qualcosa su cui riflettere.

Nel suo ultimo voluminoso romanzo, dallo strano titolo “4 3 2 1”, racconta le possibili quattro vite di Archie Ferguson, sostenendo che a volte per raccontare una vita una sola storia possa non essere sufficiente.

E’ un pò il concetto delle sliding doors, delle possibilità avute e non colte che possono cambiare il senso di un’esistenza, e di come dentro ciascuno di noi possono annidarsi tutte quelle persone che saremmo potute essere ma che non siamo state.

Auster è una mia passione, e gli faccio sempre una gran pubblicità: peccato che lui non lo sappia, magari mi gratificherebbe di una percentuale degli incassi in Italia…

P.S.: se non lo avete già visto, consiglio il film “Smoke”, tratto da un suo romanzo, del quale è stato co-regista insieme con Waine Wang, è un  affresco di un popolare quartiere di New York visto da una tabaccheria, un piccolo film gradevole e molto interessante

Paul_Auster

 

Ancora sulla legge elettorale

Oggi pomeriggio il pessimo Rosatellum arriva alla Camera per le votazioni.

Dopo aver paventato l’applicazione della fiducia, come già fece impunemente il governo Renzi per approvare l’Italicum, adottando quindi uno strumento che nemmeno i regimi autoritari osano adoperare, privando in questo modo il Parlamento della possibilità di esercitare la sua funzione di controllo e verifica, e tanto più sulla legge elettorale che è lo strumento attraverso il quale vengono stabilite le regole del gioco e quindi dovrebbe essere soggetta alla più ampia e aperta discussione, ora pare che la soluzione che il governo Gentiloni ha escogitato è quella del “canguro”, ovvero un super-emendamento monstre che raccoglie in sè i principi generali della legge e che in questo modo sterilizza quelli lecitamente presentati dalla varie forze politiche (circa 200, pare), che non sarebbero così ammissibili e non verrebbero neanche discussi.

Per quanto mi riguarda, è una vergogna che partiti che richiamano anche nel loro nome il concetto di democrazia (l’uno) e di libertà (l’altro) più i vari cespugli e cespuglietti si trincerino dietro strumenti illiberali e antidemocratici, per evitare alla fine della fiera che gli elettori possano esprimere il proprio voto scegliendosi il candidato migliore, o possano votare disgiuntamente tra lista e candidato, affidando invece la scelta ai segretari di partito, come se questi ultimi avessero dimostrato negli ultimi anni di meritarsi tale attestazione di fiducia.

Io ho firmato una petizione promossa dal Fatto Quotidiano per protestare contro questa nuova nefandezza, e spero che lo facciano tantissimi altri ancora, per far sentire la voce libera di chi reclama un preciso diritto costituzionale che le forze politiche presenti in Parlamento, elette peraltro con una legge ai più nota come Porcellum (il nome dice tutto…), mostrano quotidianamente di ignorare.

Quello che riporto in calce è il link al quale è possibile riferirsi per firmare la petizione: fatelo nella speranza che anche questa orribile legge faccia la fine delle due degne sorelle che l’hanno preceduta.

https://www.change.org/p/capigruppo-di-camera-e-senato-lasciateci-scegliere-i-parlamentari

Schema Rosatellum