Coerenza e sincerità…?

Nel gennaio del 2014 Matteo Renzi twittava a proposito della legge elettorale, affermando che la si doveva scrivere tutti insieme, perchè per sua natura quello è un dispositivo che deve godere dell’accordo di tutti.

Che dire, affermazione sacrosanta e assolutamente condivisibile, se non fosse che poi, al momento di legiferare sull’orribile Italicum, il nostro eroe, Presidente del Consiglio senza passare dalle elezioni (dopo aver affermato che mai avrebbe potuto ambire a quell’incarico se non suffragato dal voto popolare, a proposito di bugie che il tipo propina con estrema facilità…), pone la questione di fiducia.

Blinda quindi la legge impedendo al Parlamento di discuterne, privandolo quindi dell’esercizio delle proprie prerogative costituzionali, e ripolverando precedenti soltanto risalenti all’epoca del fascismo (nel 1923, con la famigerata legge Acerbo) e al 1953, quando il governo De Gasperi sottopose alla fiducia la cosiddetta legge truffa, tanto per intenderci, il cui meccanismo di ripartizione dei seggi era tuttavia ben più equo sia di quello proprio del defunto Italicum, sia dell’attuale orrido Rosatellum.

E ora, dopo aver sacramentato che ciò non sarebbe accaduto mai più, vedasi all’argomento quanto affermato dall’ineffabile relatore Emanuele Fiano (Pd), : “Non abbiamo mai pensato alla fiducia” e dallo stesso premier Paolo Gentiloni – durante un discorso alla Camera –  che aveva dichiarato: “Sulla legge elettorale il governo non sarà l’attore principale”, il fiorentino impone al governo nel quale non siede ma che evidentemente condiziona pesantemente di ricorrere ancora una volta a questo  disonesto stratagemma.

Cosa aggiungere, questo è il livello dei politicanti che decidono delle regole che dovrebbero disciplinare la cosa pubblica, gente che non ha rispetto delle sue stesse opinioni e che forse crede che la gente non abbia memoria…

Non è così e spiace dover notare che anche la cosiddetta opposizione non brilla certo per coerenza, visto che su questa tremenda legge elettorale sono d’accordo praticamente tutti, con qualche sparuta eccezione.

Che brutto momento, tra un pò arriverò a rimpiangere la prima Repubblica…

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