Il Governo ha posto la questione di fiducia sulla legge elettorale anche al Senato, dopo averlo già fatto alla Camera.
I voti sulla fiducia saranno 5, su altrettanti articoli di questa legge che ci priverà della possibilità di scegliere i parlamentari da eleggere, in totale sfregio delle determinazioni della Corte Costituzionale con le quali aveva affossato l’altrettanto immondo Italicum, dopo aver fatto altrettanto con il Porcellum.
Gentiloni, che fin qui aveva dato prova di equilibrio e temperanza, s’è rimangiato la parola data allorchè, appena assunto il ruolo di Presidente del Consiglio, affermò che il suo Governo si sarebbe tenuto lontano dalla legge elettorale perchè si tratta di un dispositivo di natura strettamente parlamentare.
L’affermazione è totalmente condivisibile ma il nostro ha pensato bene di obbedire agli ordini del segretario del PD, al quale del Parlamento e delle sue prerogative importa praticamente nulla, e così facendo Gentiloni si è definitivamente giocato ogni residua credibilità.
Non ricorderò i precedenti in materia, l’ho già fatto in un post di qualche giorno fa, ma stasera la mia indignazione è assoluta: non arrivo a dire che siamo in emergenza democratica, non credo agli assolutismi e sarebbe esagerato affermarlo, ma nondimeno penso che a questo punto sia necessaria una decisa presa di coscienza di fronte a una classe politica che non ha alcun pudore delle proprie nefandezze.
Porre la fiducia sulla legge elettorale, ovvero sul dispositivo che determina le regole del gioco, è un atto di estrema gravità, perchè priva il Parlamento della possibilità di intervenire al fine di migliorare quanto predisposto, venendo meno così al proprio ruolo assegnatogli dalla Costituzione.
Vedremo quali iniziative saranno poste in essere per affossare anche questa legge scritta ancora una volta guardando soltanto al tornaconto di questa o di quella forza politica: sono assolutamente certo che qualche costituzionalista porrà la questione nelle sedi opportune e tra qualche tempo, spero il più breve possibile, anche questo parto scellerato della mente perversa di qualche sfaccendato parlamentare ligio agli oprdini superiori e privo di libertà intellettuale sarà smontata e fatta a pezzi, come già accadde con il Porcellum e con l’Italicum.
Non c’è limite all’arroganza dei nostri politici…