La legislatura volge al termine e, al di là dei giudizi su quanto prodotto, va riconosciuto che sul piano dei diritti civili sono stati approvati provvedimenti significativi, tra i quali per esempio la legge sulle unione civili e quella sul cosiddetto dopo di noi, e allora onore al merito.
Non altrettanto è accaduto per lo Ius soli, approvato piu di due anni fa alla Camera dei Deputati, ma lasciato poi su di un binario morto al Senato.
Non intendo esprimermi sul merito del provvedimento, è uno di quegli argomenti che toccano la coscienza e le convinzioni di ciascuno di noi, ma voglio dire come la penso sull’atteggiamento tenuto dai partiti al Senato.
Dopo aver affermato in tutte le lingue del mondo che questa legge costituisce un baluardo di civiltà e che non vi era alcun motivo per non approvarla, in realtà poi l’ipocrisia dei politici ha fatto sì che fosse definitivamente affossata.
Al Senato sono mancati praticamente tutti i Senatori del Movimento 5 Stelle, ma quel che è ancor più grave è che si sono inopinatamente eclissati ben 29 colleghi del PD, facendo mancare il numero legale.
Tra costoro vorrei segnalare il Senatore Stefano Esposito, da tempo assiduo frequentatore dei talk show televisivi, nel corso dei quali non manca mai di asserire le proprie idee (sic…) con atteggiamento spesso saccente e supponente, del quale le dichiarazioni su quanto accaduto al Senato mi hanno davvero fatto trasalire.
Costui ha affermato che la responsabilità per aver fatto mancare il numero legale è da attribuire al M5S, e sarà il caso che qualcuno gli ricordi che il Governo del quale il suo partito è socio di maggioranza ha posto durante il suo cammino innumerevoli fiducie, quando ha ritenuto che ciò fosse necessario, vedasi per esempio le otto poste sulla legge elettorale, il tragico Rosatellum, a fare il paio con quanto fece il precedente Governo Renzi sull’orrido Italicum, impedendo al Parlamento di dibattere su due leggi tra le quali scegliere la peggiore è impresa ardua.
Perchè non è stata posta la fiducia anche sullo Ius soli, visto che il PD ci teneva tanto? Semplice, non è stato fatto perchè è stato fiutato il vento che suggerisce di soprassedere, tanto più in piena campagna elettorale… un pò di sincerità non guasterebbe, tutto sommato.
L’ineffabile Esposito ignora forse che la politica è fatta anche di gesti, di simboli, di atti apparentemente privi di efficacia, ma che possono diventare rivoluzionari perchè mostrano con forza dirompente un’idea, una visione: se il PD si fosse presentato compatto in aula, allora sì che avrebbe mostrato plasticamente la propria reale disponibilità ad approvare la legge, e la responsabilità in quel caso sarebbe stata davvero di chi nell’aula invece non c’era.
In questo modo invece tutti noi abbiamo il diritto di credere che il PD, al pari degli altri partiti, ha semplicemente evitato rogne, andando dietro ai sondaggi e tradendo la propria idea, sempre ammesso che ne abbia una: quindi la smetta Esposito di arrampicarsi sugli specchi e riconosca la brutta figura, un politico deve mostrare coerenza e assumersi le proprie responsabiltà in ogni occasione.
P.S.: lo stesso Esposito, e la collega di partito Barracciu, evitino di fare strage della lingua italiana. Se volete farvi quattro risate, leggete i messaggini che i due si sono scambiati su Twitter rinfacciandosi le rispettive opinioni sull’episodio del quale ho appena parlato, e vedrete cosa sono stati capaci di combinare con la coniugazione dei verbi, neanche in un film di quel genio che era Totò. Ripassino in fretta un libro di grammatica italiana, ne trarranno sicuramente beneficio…