A poche settimane dal voto, i politici si abbandonano a promesse e proposte demagogiche e chiaramente insostenibili, il cui fine dovrebbe essere, nei loro auspici, quello di abbindolare un corpo elettorale che probabimente giudicano intellettivamente incapace di valutarne la fattibilità e la credibilità.
E in questo stupido gioco, addirittura offensivo per l’intelligenza degli elettori, non fa eccezione nessuno, tutte le forze politiche si prodigano a raccontarci di idee definitive e salvifiche, grazie alle quali i problemi atavici e drammaticamente irrisolti che attanagliano il nostro Paese troveranno la miracolosa soluzione.
Renzi, dominatore incontrastato delle fake news, ignaro della teoria dell’eterogenesi dei fini, e le cui iniziative finiscono quasi sempre per ritorcerglisi contro, promette l’abolizione del canone RAI, dopo essersi vantato di averlo portato all’esazione in bolletta della luce, per far sì che lo paghino tutti, dimostrando così di non essere in grado di mettersi d’accordo con sè stesso.
Poi il salario minimo, da portare a una cifra tra i 9 e i 10 €, dopo aver varato il mitico jobs act, che ha privato i lavoratori di diritti fondamentali, e senza tener conto del tasso di disoccupazione e dell’incremento del lavoro precario, altro che salario minimo, visto che intanto il lavoro bisogna trovarlo…
E ancora l’estensione degli 80€ ad altre categorie, che poi magari finiranno per doverli restituire come è gia accaduto… e tutto senza fare alcun cenno alle coperture, ma questo in realtà è quello che fanno tutti!
Berlusconi e i suoi alleati? Nessun problema, basta riavvolgere il nastro, portarlo al 1994, leggere le promesse di allora e il gioco è fatto, abolizione del bollo auto, meno tasse per tutti (leggi flat tax), innalzamento delle pensioni minime e via così: peccato che avendo governato per quasi un ventennio da allora, non abbia trovato modo e tempo per attuare quanto promesso, e non si vede perchè potrebbe farlo ora.
Il M5S non è assolutamente da meno: reddito di cittadinanza, legge Fornero, abolizione di 400 leggi, ma non si sa quali, il tutto ammantato da una cortina fumogena impenetrabile, necessaria per coprire i continui cambiamenti delle posizioni e delle idee proposte.
Che panorama desolante… per quanto mi riguarda, avendo da tempo rinunciato a cercare di reperire nelle varie formazioni politiche qualsiasi riferimento alle ideologie nelle quali ho creduto, e i cui principi hanno contribuito a formare la mia personalità, mi piacerebbe soltanto che qualcuno avesse la decenza di usare il linguaggio della verità, dicendo con chiarezza come stanno le cose, distinguendo con precisione ciò che può essere fatto e che è sostenibile da ciò che non lo è.
Ove ciò accadesse, questa ipotetica forza politica avrebbe senza dubbio il mio voto, ma purtroppo credo che non accadrà, perchè i nostri politici fuggono a gambe levate dalla realtà, e sono solo avvezzi a sfidarsi sul terreno della demagogia e delle bugie, altro che fake news.
E a questi proposito, vorrei ricordare all’ineffabile Matteo Renzi quanto segue:
- ha attaccato il Sindaco di Torino, Chiara Appendino, perchè i revisori dei conti del Comune hanno rassegnato le dimissioni, in disaccordo con quest’ultima. Peccato che il giorno prima, l’ex Sindaco PD Fassino sia stato sentito dalla Procura perchè indagato per il reato di turbativa d’asta, a proposito di conti del Comune, nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento dell’edizione 2015 del Salone del Libro e per la preparazione dell’edizione successiva
- stesso trattamento ha riservato al Sindaco di Roma, Virginia Raggi, per aver pagato il famoso Spelacchio il doppio del suo valore di mercato. Dimentica che il Sindaco PD di Milano, Giuseppe Sala, è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio per un appalto relativo alla fornitura di seimila alberi (non uno come Spelacchio), pagati 4,3 milioni di euro, contro un effettivo valore di gran lunga inferiore (pare meno della metà), come si denuncia negli atti dell’inchiesta
- ha accusato poi ancora la Raggi di aver chiesto il rito immediato per l’indagine sulle nomine al Comune di Roma, per evitare il giudizio in piena campagna elettorale, dimenticando anche questa volta che lo stesso ha fatto Sala a Milano, a proposito dell’inchiesta richiamata nel punto precedente.
Renzi, a parte la compulsiva necessità di raccontare false notizie dalla quale non riesce a guarire, dovrebbe ricordare che la gente legge, si informa, tiene a mente ciò che accade, e che se continua a raccontare una visione distorta e infedele della realtà, il risultato sarà soltanto quello di giocarsi irreparabilmnte quel residuo di credibilità del quale ancora gode, in una sia pur sparuta pattuglia di supporters, e i risultati saranno quelli che i sondaggi sembrano paventare.
D’altronde, chi è causa del suo mal pianga sè stesso…